lunedì 21 aprile 2014

Incontri



C'è un momento, alle sei di mattina, in cui le due anime di Zurigo si incontrano. Quelli che vanno in montagna si aggirano sui tram con vestiti tecnici, berretti e sci in mano, diretti in stazione per prendere un treno che li porti sulle piste. Alla stessa ora, rientrano a casa - o forse solo si aggirano senza meta - i ritardatari della notte, con una lattina di birra in mano e lo sguardo perso nel vuoto. Abitando vicino alla zona a luci rosse di Zurigo, mi capita spesso di incrociare travestiti con il primo filo di barba che cercano di evitare i raggi del sole nascente, o prostitute che vanno a bere un cappuccino prima di andare a dormire.
Si tratta dell'insolito appuntamento tra la Zurigo sportiva, amante della natura, calvinista e un po' bigotta (di cui io faccio parte come un corpo estraneo) e di quella alcolizzata e drogata, a metà tra la House Music e il bar di quartiere, marginale o conformista.
Le due anime si incontrano ma non si scontrano, si guardano di sottecchi con malcelata ironia, ma senza parole. Ed entrambe si chiedono che cosa hanno fatto la sera prima e se veramente ne valeva pena. Lo sportivo ha un dubbio fugace se la sveglia alle cinque e la serata in casa giustifichi veramente il resto della giornata, mentre il gatto randagio della notte ha forse un vago senso di colpa nel cercare ancora casa con il sole già alto. Il dubbio rimane nell'aria pochi secondi, poi ognuno si convince di avere fatto la scelta giusta. Lo sportivo cammina veloce con scarponi e sci, mentre l'altro lo guarda sparire all'orizzonte dalla panchina in cui è semi-sdraiato, finendo la lattina di birra con malcelata soddisfazione. Si incontreranno in futuro, quasi sempre nello stesso posto e alla stessa ora, alle sei di mattina di un sabato o di una domenica, facendosi inevitabilmente le stesse domande e dandosi le stesse risposte.