lunedì 23 febbraio 2015

Die Sonne


Del Lauihöchi (una piccola montagna simile a un'alta collina) e del Stockberg (idem) ho visto solo bianco: quello della neve soffice e abbondantre sotto gli sci, quello della nebbia che ti avvolge come in un lenzuolo, quello delle nuvole sopra la testa che oscura il cielo.
Poi d'improvviso è scoppiato il sole, che in tedesco è un'entità femminile: die Sonne. Sul Fil de Rueun sembrava di essere in aprile. La neve iniziava ad appesantirsi poco sotto i 2000m, per curvare bisognava saltare. Gli ultimi metri erano più verdi che bianchi.
Stesse condizioni per il Vilan, nei Grisoni, poco sopra a Landquart. Lì non c'era solo il sole, ma anche una strana sensazione che non avevo mai provato prima. Non è stata paura, quanto piuttosto sorpresa. La pendenza di trenta gradi non sembrava eccessiva, la discesa sembrava spledida: larga, piena di neve, con la pendenza perfetta. Sul Vilan sono morti in quattro, pochi giorni fa. Si vedevano ancora i profili irregolari della neve spostata dalla valanga che si è staccata dal cornicione poco sotto la vetta e che ha investito un gruppo di persone come noi, esperte ma non troppo, seppellendole quasi tutte.
Oggi non c'è pericolo, la discesa è piacevole. Quasi.


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