martedì 18 maggio 2010

Verso Granada

Il ritorno dall'isola di Ometepe e' un susseguirsi di mezzi di trasporto. Si inizia con un minibus spenna-turisti (costa ben quattro volte il prezzo normale), per poi continuare su un ferry con cabina refrigerata e proiezione di video gruppi di locali specialisti di merengue (te amo, te adoro, mi amor, cariño, etc...), seguito da un taxi a tariffa normale (quindici minuti di strada, un dollaro), da un riscio' a pedali con conducente ansimante e infine l'ormai classico scuolabus americano strapieno tappezzato da scritte "no botar basura" (non gettare immondizia), completamente ignorate dai passeggeri che sembrano gioire al buttare dal finestrino bottiglie di plastica e sacchetti.
Sull'ultimo bus, la radio passa la radiocronaca della partita di baseball Rivas-Esteli. In mezzo alla descrizione della partita, il cronista inserisce della pubblicita' locale e trasmette gli auguri di compleanno degli ascoltatori. Il risultato finale e' un casino. Non si capisce se Ramirez sia il giocatore in prima base, o sia una farmacia vicino alla chiesa che fa prezzi scontati, o abbia appena compiuto 80 anni oppure le tre cose assieme. Per la storia, Estreli ha vinto 8 a 6 rendendo inutile un "imparable" a basi piene di un battitore non identificato.
Alla radiocronica fa seguito il programma musicale "Romantica: directo al corazon" con uno sproposito di musica melodica. L'Italia e' valorosamente rappresentata dal suo figlio prediletto Tiziano Ferro che biascica parole melense in uno spagnolo un po' troppo meccanico. Forse stufo di tanto romanticismo, l'autista decide di tagliare la testa al toro mettendo un CD di musica religiosa rock, pregevole nell'impianto ritmico e originale nei testi. La mia canzone preferita e' "Jesus Cristo es el autor de mi salvacion", sia per il messaggio profondo che per un assolo di chitarra da Guns'N Roses.
Nek

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