lunedì 3 gennaio 2011

Zurich

Le strade sono vuote, il tram anche. Sembra domenica alle sei di mattina, eppure sono le otto e venti di lunedì. Dove saranno tutti? Chiusi in casa? Avranno paura del freddo? La crisi economica? I postumi dei bagordi di Natale?
Scendendo la scalinata per andare alla fermata ho visto arrivare il mio tram, il numero sei, direzione Zoo. Mi sono messo a correre come un pazzo e mi sono subito reso conto che o prendevo il tram o compravo il biglietto, non c'era tempo per fare l'uno e l'altro. Ho preso il tram, mi sono seduto guardandomi attorno. Tutto era pulito, la gente tranquilla, faceva caldo. Mi sono sentito bene. E un attimo dopo sono stato preso da un acuto malessere. Non era la paura di essere multato da impassibili gendarmi svizzeri. Era il senso di colpa per approffittare dell'efficientissimo sistema di trasporti pubblici di Zurigo. Al ritorno per compensare la mia impertinenza ho comprato due biglietti.

Quando sono tornato sfinito, mi sono messo a guardare la televisione. C'era la BBC e mi sono guardato un telegiornale che parlava della crisi in Costa d'Avorio, delle reazioni dei copti in Egitto e di una nave di migranti etiopi che si è rovesciata nel Mar Rosso. Poi ho girato sul TG1 e c'era un servizio sulle calorie del panettone, seguito da un'intervista ad un dietologo con il camice bianco che spiegava che bisogna mangiare il pesce e la carne con l'insalata, con un po' di pane.
Buon appetito

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