domenica 25 aprile 2010

Finca Ixobel

Oggi ho lasciato una Flores addormentata per continuare il mio viaggio verso sud, nell'ormai classico minibus che - causa giornata domenicale - era meno pieno del solito. La strada dritta passava a fianco di varie fattorie da "ganado" (bestiame), mentre tutti gli uomini che salivano erano vestiti uguali: stivali di pelle a punta, jeans, cintura con fibbione gigante, camicia stile Far West (di cui la migliore e' stata una con un tramonto disegnato sul petto) e cappello da cowboy. Optional, ma molto graditi, i baffi da sparviero e i denti d'oro.
In questo panorama pullulante di rodei, vacche e cavalli c'e' la finca Ixobel, un posto incantanto in mezzo al verde, dove una sorgente naturale alimenta un piccolo laghetto in cui si puo' nuotare. Il ritmo e il relax sono guatemaltechi, mentre l'efficienza e' svizzera. Il genere di posto adatto a rimettersi un po' in forma, anche grazie all'ottimo ristorante. In compenso l'eta' media e' over 40, visti i prezzi piu' cari (il mio bungalow con elettricita' e bagno privato costa l'esosa cifra di 11 euro).
Invece di cazzeggiare, ho deciso di andare a fare una gita a cavallo. In un caldo mostruoso e accompagnato dal cowboy piu' taciturno del West (a domanda rispondeva con un si',un no o un'alzata di spalle), ho iniziato a sperare che qualcosa succedesse, visto che si andava ad un'andatura da "A spasso con Daisy". Sono stato accontentato verso la fine, quando il mio cowboy ha deciso di andare a recuperare i cavalli sparsi per la fattoria facendo versi sovrumani, mentre il mio cavallo aveva deciso che ne aveva abbastanza della gita e che era ora di tornare a casa. Alla prima occasione si e' girato ed ha iniziato a galoppare nell'altra direzione, mentre tentavo invano di fermarlo. Il cowboy ha fatto cenno di tirare le redini (neanche in quell'occasione ha parlato), al che sono effettivamente riuscito a fermarlo, ma in compenso il cavallo ha iniziato ad alzarsi sulle zampe posteriori. Io ho proposto al cowboy di tornare a casa con il mio cavallo (che aveva l'aria di conoscere la strada)lasciandolo ai suoi doveri, ma lui ha preferito mettere il suo cavallo di traverso e frustare il mio perche' andasse nella direzione da lui voluta. Strategia vincente per circa quindici metri, dopodiche' si e'prodotta una scena da "Furia Cavallo del West" con un nitrito diabolico e me aggrappato alla sella che vengo scaraventato a terra, per fortuna atterrando in piedi. Il cowboy ha allora fatto cenno che era meglio scambiare i cavalli, dicendo che il suo era piu' tranquillo.
Tornato al bungalow sano e salvo, sono andato a farmi un bagno nel laghetto, scoprendo con orrore che ho un'abrasione a livello dell'osso sacro tipica del cavallerizzo principiante. Avendo scongiurato una vescica ai piedi durante l'approccio al Mirador, e' probabile che ne avro' una proprio sopra le chiappe.
Culo seduto

Il secondo giorno alla finca doveva essere dedicato a molteplici attivita' tipo yoga, escursione ad una grotta e nuoto. In realta' mi sono svegliato tardi, ho portato - con uno sforzo supremo - i vestiti sporchi (lerci per essere precisi) a lavare, ho mangiato, ho dormito, ho mangiato di nuovo, ho dato un'occhiata alla guida del Sudamerica per vedere se si puo'passare dall'Ecuador al Peru verso il Brasile per l'Amazzonia (non e' chiaro) e ho pisolato sull'amaca del mio bungalow. L'attivita' piu' intensa e' stata cucire due bottoni di una mia camicia e di radermi per avere un aspetto un po' meno selvatico in vista della capitale.
Ghiro & goro

1 commento:

  1. Ma tu un'avventura così te la sogni!!!!
    http://www.fotopodisti.net/022010/displayimage.php?pos=-250138

    Ciao

    Fabio

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