lunedì 20 settembre 2010

Ouro Preto, oro nero


Ouro Preto sembra Nyon, la cittadina sul lago Léman tra Losanna e Ginevra, con strade di porfido ordinate e pulite su cui camminano come mandrie gruppi di scolaresche e comitive di gitanti del week end. Ouro Preto vuol dire oro nero, ma tra le colline della regione non c´é una goccia di petrolio. L´oro é quello giallo, di cui nel diciottesimo secolo si estraeva la metá della produzione mondiale. La parola nero deriva - almeno credo - dal fatto che chi lavorava nelle miniere erano gli schiavi.
Dove c´é oro c´é potere e dove c´é potere ci sono belle chiese (deve essere il senso di colpa). Una dopo l´altra, alternandosi a palazzi coloniali, nel saliscendi delle colline, le chiese sono dei piccoli gioielli barocchi. Ouro Preto é bella, ricca e borghese. Il festival del jazz é il piú elitario del Brasile. Il biglietto per una giornata costa 115 euro, circa la metá di un salario minimo mensuale. Anche gente venuta apposta per vedere il festival desiste quando vede i prezzi e si accontanta dello spettacolino gratuito di consolazione: jazz classico alla Duke Ellington, pochi applausi e niente bis.
zzz....zzz


PS: mi scuso per la noia di questo post, ma il venerdí sera passato con un ingegnere svizzero (tre birre e tremila sbadigli) non aiuta. Per palliare almeno in parte, ecco due notizie tratte da O Globo, il giornale di Rio de Janeiro:

- La squadra del Flamengo, la piú seguita del Brasile, é stata benedetta ieri dal parroco della chiesa di San Giuda. Sembra che la benedizione dia risultati insperati, di cui la squadra ha un gran bisogno visto che naviga vicino alla zona retrocessione.
- All´undienza del processo in cui é accusato di omicidio e occultamento di cadavere il portiere del Flamengo, il pubblico ministero ha iniziato l´interrogatorio di Zico (dirigente del Flamengo ed ex-giocatore dell´Udinese) chiedendogli un autografo.

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