L'eje cafetero e' il paradiso della caffeina. In altura, su pendici collinari si produce il miglior caffe' del mondo (anche Illy lo compra qui). I campi di caffe' ricoprono l'intero panorama fino ai cucuzzoli piu' alti. Mi ricorda un po' il Ruanda, dove invece del caffe' si coltivano banane o patate, oppure la zona attorno a Valdobbiadene, coperta di vigne.
Salento e' un paese normalmente tranquillo, oggi preso d'assalto da turisti della domenica. Oggi e' un lunedi' "de puente" (in Colombia quando una delle molte festivita' cade in mezzo alla settimana viene spostata automaticamente al lunedi') e le famiglie escono dalle citta' per andare a cercare un po' di verde o qualche souvenir kitch da mettere in salotto. Causa poco tempo, non riesco a rimanere a Salento abbastanza tempo per esplorare le montagne attorno. Ci passo una sola notte immerso in un classico ambiente "backpacker": dormitorio, cena comunitaria, musica suonata sapientemente da due musico-viaggiatori, camino acceso e conversazioni di viaggi in lingue diverse. C'e' una ragazza messicana in viaggio da quattro anni, uno spagnolo (pardon catalan) partito un anno fa dal Giappone, l'Americana non piu' giovanissima in vena di pensieri filosofici piuttosto banali, la timida coppia di scandinavi che va a letto presto e il tipo un po' coglione che ha bevuto troppo e che si dimena accompagnamdo la musica facendo finta di suonare la chitarra.
Travellers
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