martedì 11 maggio 2010

L'elezione di Miss La Ceiba

La piazza centrale di La Ceiba e' addormentata come il resto della citta', ma vicino alla chiesa c'e' gia' un palco addobbato con delle grandi maschere colorate. Verso le sette di sera salgono sul palco due presentatori che fanno passare, uno dopo l'altro senza una logica apparente, ballerini e cantanti locali, tutti stonati come delle campane. Si inizia con un'imitazione di Micheal Jackson, per continuare con un duetto di musica ranchera tra due donne che si contendono lo stesso uomo. Viene poi il turno del rapper e del gruppo reggatton: dei ragazzotti con dei berretti da baseball dicono in continuazione "yo yo" e urlano parole incomprensibili su una base che contiene gia' la delle voci. La parte informale della serata finisce quando il Pippo Baudo e la Raffaella Carra' di La Ceiba fanno la loro entrata facendo una lista della spesa dettagliatissima di tutti gli sponsor e i patrocinatori della fiera di San Isidro, altrimenti conosciuta come il Carneval de La Ceiba. Il presentatore uomo, in giacca e cravatta nonostante il caldo, riesce ad addormentare tutti con la sua voce impostata. La gente si sveglia solo quando un brusio di fondo annuncia l'arrivo di una bambina che indossa un abito blu da principessa delle fiabe, con una coroncina di cristalli in testa. Pippo Baudo la presenta come la "Reina Infantil 2009", che e' seguita dalla "Reina 2009", ovvero Miss La Ceiba dell'anno scorso. L'eccitazione serpeggia quando iniziano a sfilare le concorrenti di quest'anno: prima le bambine tra i 6 e gli 8 anni, poi le ragazze. Ognuna si ferma davanti a una selva di telecamere delle televisioni locali, per poi camminare sul tappeto rosso salutando la folla. La regina 2010 e' addirittura accompagnata da otto ufficiali dell'aeronautica in uniforme, che le tengono lo strascico.
Entrata la Miss, e' il momento dei discorsi pallosissimi, di cui il premio principale e' vinto dal sindaco che Pippo Baudo definisce "uomo del fare vicino ai poveri". Il suo discortso riesce incredibilmente a conciliare la coerenza, la struttura e il rispetto delle regole grammaticali di Di Pietro, con la fantasia di Casini. Il tutto culmina inesorabilmente con l'esaltazione dei valori della famiglia.
E' poi il turno della Miss, definita dal presentatore "la nostra sovrana", che prende il microfono poco prima che una salva di fuochi d'artificio sparati da dietro l'angolo faccia apparire la piazza di La Ceiba come la Zona Verde di Baghdad. Il frastuono copre quasi interamente il discorso della Miss, di cui riesco solo a carprire i ringraziamenti, nell'ordine: all'ufficio per la promozione del turismo, alle autorita' civili, alle autorita' militari, a Dio, alla sua famiglia e alla sua estetista (!).
Si apre poi ufficialmente la fiera sul lungomare tra baracchini che vendono cibo e palchi che trasmettono musica dal vivo o registrata senza soluzione di continuita'. I due metri di gambe di Eveline, l'olandese che mi accompagna - che indossa un mini-pantaloncino da "Cugina Daisy" di Hazard con scarpe col tacco - hanno un effetto devastante sulla popolazione maschile locale a causa di una reazione chimica immediata tra il livello di testosteronoe nell'aria e i fiumi di birra che scorrono dal pomeriggio. Per evitare sommosse, decidiamo di rinunciare al bagno di folla e andiamo a ballare in una discoteca del quartiere notturno di La Ceiba, il piu' famoso dell'Honduras secondo la guida. Si balla fino alle tre di mattina tra la media borghesia honduregna tra musica da discoteca latina e l'immancabile raggeton.
Salsero

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