La strada che da Cahuita porta al confine con Panama e´costeggiata da un unico, interminabile, campo di banane. Qui l´Uomo Del Monte controlla - con il vestito bianco, il panama in testa, gesti sicuri e fare paternalistico - che le banane arrivino sui banchi della Coop in perfetta forma.
Il confine tra Costa Rica e Panama sembra il set di un film: un vecchio ponte di ferro che unisce i due lati di un lento fiume limaccioso. In mezzo delle assi di legno e delle vecchie rotaie in disuso su cui ora passano traballando enormi camion americani a passo d´uomo. In compenso passare le formalita´ doganali e´piu´veloce che fare la fila al supermercato e si e´dall´altra parte senza neanche accorgersene, non fosse per il sempiterno rompiballe spenna-turisti che vuole convincermi ad andare a Bocas del Toro con il suo shuttle.
Rifiuto dietro discreto consiglio di una panamense a cui avevo chiesto come si chiama la moneta locale e che non mi aveva saputo rispondere. Scopriro´che si chiama "Balboa", come Rocky. In realta´ e´ una moneta virtuale perche´ ha una parita´di 1 a 1 con il dollaro che e´ utilizzato ovunque, anche per piccoli importi. Anche i Balboa, come i Lempiras (Honduras), Cordobas (Nicaragua) e Colones (Costa Rica) prendono il nome dal primo conquistador che ha piantato una bandiera spagnola su queste terre nel sedicesimo secolo. E´ un po´ come se un paese del Maghreb chiamasse la sua moneta Napoleone III oppure Charles De Gaulle.
Bolaffi
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